Il dito
di
Renzo
Siamo negli anni '70.
Nel primo pomeriggio partiva un'automotrice che faceva Bolzano - Venezia via Valsugana.
Data la partenza, l'automotrice (tipo Aln 556) si avvia e una donna cerca egualmente di salire mettendosi sul predellino, che allora era sporgente, senza però riuscire a salire dato che la porta si apriva in fuori. Il ferroviere Ulisse si butta, abbraccia la donna e la tira giù dal treno cadendo con lei sul marciapiede. L'automotrice nel frattempo se ne va perchè il macchinista si era già tirato dentro e non si era accorto di nulla.
Ulisse si alza gridando come un pazzo: "Il dito, il dito!" e comincia a cercare a terra e sui binari.
Era successo che, nello sforzo di staccare la donna che non voleva mollare la presa, il braccio di Ulisse ha sfregato sulla parete dell'automotrice andando a colpire il cartello indicatore della destinazione. La fede, posta all'anulare sinistro si era infilata in uno dei ganci di sostegno del cartello staccandogli il dito. Il dito non si trovava e Ulisse finì all'ospedale senza dito. Quando l'automotrice è arrivata a Trento, sono andati a vedere e il dito, con l'anello e tutto, era ancora incastrato fra cartello e gancio.
Portato subito a Bolzano da una volante della Polizia, è stato riattaccato con successo.
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Renzo