Relax in poltrona
Toy-Railway
di RdR
A brevissima distanza dalle cime dell'Himalaja, sulle falde della loro superba massa montuosa, è stata costruita una ferrovia con caratteristiche uniche.
Per varie necessità, quali soprattutto quelle economiche, fu sentita nel 1909 l'esigenza di creare un collegamento ferroviario tra Darjeling e Silingwer, due centri dell'India allora sotto il dominio britannico, a pochi kilometri dai confini con il Sikkim.
Sennonché la scarsità di fondi e le difficoltà orografiche del terreno, per le quali si doveva superare un dislivello notevolissimo in poco spazio, esclusero la possibilità della costruzione di una ferrovia a scartamento normale. La stessa mancanza di fondi non permise neanche la cremagliera, come pure le difficoltà tecniche esclusero qualsiasi altro tipo di scartamento ridotto impiegato fino ad allora.
Il problema pareva irrisolvibile, quando i progettisti ebbero un'idea geniale. Anzitutto la larghezza delle rotaie fu fissata in 2 piedi, ovvero circa 60 cm mentre il loro profilo fu scelto robustissimo per potere, malgrado il peso lineare forzatamente ridotto, sopportare locomotive relativamente pesanti perché le caratteristiche della linea imponevano potenze specifiche elevate.
Corrispondenti allo scartamento sono le strette vetture, da cui derivò il nome di "Toy-Railway", ferrovia giocattolo. I vagoni non giungono neppure all'altezza di un uomo e, in quanto alla larghezza, c'è posto per soli 3 passeggeri uno accanto all'altro; sono in parte chiusi ed in parte aperti per mantenere il peso del convoglio il più basso possibile.
Al traino una loco diesel da 80 CV. Siccome gli assi delle ruote sono vicinissimi, possono essere descritte le curve più piccole. Inoltre mancano completamente ponti e gallerie dai quali è stato ricavato il maggior risparmio. Esiste solo, ove richiesto, un limitato scavo lungo il pendio della montagna. Di conseguenza la Toy-Railway è formata da tanti e tanti serpeggiamenti che seguono i profili dei crinali. Non essendo questo sufficiente a raggiungere la quota desiderata, è anche impiegata frequentemente la tecnica dei regressi.
In definitiva i costruttori raggiunsero perfettamente lo scopo dell'economicità, tuttavia non si può certo dire che la ferrovia possa esibire un alto valore di velocità commerciale, sia a causa della salita, sempre assai ripida, sia per i regressi, sia infine per il tracciato che è 7 volte più lungo della distanza in linea d'aria tra i due terminali.
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